Torna il Liceo Classico ma alla privata “Alberti”
Torna il Liceo Classico ma alla privata “Alberti”
Da 10 anni non si formava una prima. La preside Torresi:<<Proviamo, bastano 5 iscritti>>
L’assessore Di Giorgi:<<Si tratta di un’opportunità importante per i nostri ragazzi>>
IL TIRRENO – PIOMBINO 19/01/2018
Di Cecilia Cecchi
PIOMBINO
Sempre, quando gli studenti sono all’ultimo anno delle medie c’è qualcuno ch convince i genitori a fare la preiscrizione al liceo classico e, ogni anno, si riapre la corsa per riportare a Piombino questo “indirizzo” di cui ormai si sente la mancanza dal 2008. L’Isis Carducci Volta Pacinotti non riesce mai ad avere l’adeguato numero di allievi. Quest’anno il classico torna, ma alla scuola paritaria Leon Battista Alberti. <<Opportunità per i nostri ragazzi – commenta l’assessore alla scuola Margherita Di Giorgi – perché è sempre più necessario avere una scuola formativa dal punto di vista umanistico. Col Carducci Volta Pacinotti proviamo ogni anno senza le necessarie iscrizioni>>.
Prima liceo classico (non più IV ginnasio) all’Alberti. <<Abbiamo deciso d’investire in questo progetto dando vita al corso con latino e greco come previsto dalla riforma ministeriale anche con meno studenti di quanto chiede alla scuola statale – conferma la preside della scuola paritaria Edi Torresi – Logicamente possiamo contare su una maggiore flessibilità, ma quest’anno abbiamo in organico un giovane professore eccellente in materia e sarebbe per noi un piacere dare questa possibilità agli studenti piombinesi. Disponibili da subito in segreteria – aggiunge- per informazioni anche perché per avere dal provveditorato l’autorizzazione a formare la prima classe dobbiamo inviare le preiscrizioni entro marzo: poi certo che i ragazzi possono sempre cambiare..la prima possiamo comunque formarla anche con cinque iscritti. Ci pensiamo da tempo perché effettivamente è una mancanza, per il territorio. Alla scuola statale, d’altra parte, il numero di iscritti per l’apertura di una classe resta elevato ed il classico, al momento, non ha una richiesta sufficiente>>.
<<Per questo – spiega Torresi – il liceo Alberti ha deciso di intervenire, dando questa opportunità. Logicamente, essendo una struttura “privata” non può non avere un costo ma, per andare incontro alle esigenze delle famiglie, l’amministrazione ha stabilito, come quota mensile, la cifra di 166 euro. Meno di quanto possa essere la retta di un asilo – prosegue la professoressa – e, sicuramente, meno di quanto si possa spendere per mandare un ragazzo a fare il classico in un’altra città. Dal punto di vista della validità del percorso, i genitori possono stare tranquilli: lo stesso ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca garantisce che dal punto di vista didattico e dei contenuti, i programmi della scuola paritaria sono stabiliti secondo il criterio della parità, per cui la qualità formativa in un uscita non cambia. Può però scegliere programmi di studi adattabili alle esigenze individuali. Inoltre il Miur evidenzia che, essendo la scuola paritaria a tutti gli effetti un’azienda – dice ancora Edi Torresi – i docenti possono essere selezionati secondo il criterio aziendale della produttività, e prosegue dicendo: <<Investire il proprio denaro nell’istruzione paritaria significa non costringere i propri figli a seguire programmi scolastici uniformi in cui l’unico obiettivo è quello di raggiungere uno standard uguale per tutti>>.
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